L'asparago saraceno di Vinchio, appartiene alla famiglia delle liliacee, ed è annoverato nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati – n. 159 del Decreto (Min. delle Politiche Agricole e Forestali) 22 luglio 2004, pubblicato sulla G.U. n. 193 del 18/8/2004).
L’asparago coltivato a Vinchio appartiene prevalentemente al gruppo dell’asparago “precoce / tardivo d’Argenteuil”, è di colore verde scuro, si contraddistingue per specifici requisiti di carattere chimico-fisico, organolettico ed estetico, che derivano dalla varietà coltivata, dal particolare ambiente pedoclimatico in cui si ottiene e dalla tecnica colturale utilizzata. L’asparago resiste sia alle basse che alle alte temperature, i ritorni di freddo primaverile possono provocare comunque danni.
L'Asparago Saraceno di Vinchio è carnoso e molto gustoso, preparato sia come piatto unico, come verdura di contorno, alla parmigiana, con fonduta, con il prosciutto, con la pasta. Gli agricoltori che producono e commercializzano l’asparago saraceno sono una decina, mentre vi sono una ventina di altri piccoli produttori che coltivano l’asparago soprattutto per “uso famigliare”. Gli ettari coltivati ad asparago sono circa 2,5 – 3, mentre la produzione annuale si attesta attorno ai 25 – 30 quintali.
Il nome Asparago “saraceno” è stato trovato da Rosetta Laiolo, signora di campagna, che fu presidente della locale pro-loco negli anni Settanta, ed in quel ruolo si impegnò fortemente nella promozione dell’asparago. Nell’immediato dopoguerra, anni in cui il vino non trovava sbocco sul mercato, si sentiva l’esigenza, nel comune di Vinchio, di altre produzioni agricole, senza rinunciare alle vigne. Così, in mezzo ai filari, si iniziò a piantare le asparagiaie. In pochi anni, Vinchio ha scoperto la vocazione all’asparago e la sua terra di origine marina, ricca di fossili, ha fatto il prodigio di fornire un prodotto primaticcio (a metà aprile è già pronto) e assai gustoso, tanto quanto è stata faticosa la ricerca del nutrimento da parte della sua pianta, in competizione con le lunghe radici della vicina vite.
La denominazione “saraceno” ricorda una cresta di colline vitate che si chiama “bricco dei Saraceni”. La storia narra che, durante lo scasso per l’impianto delle nuove vigne, sia venuto alla luce qualche cadavere armato di spade. La fantasia popolare attribuì questi resti ai mitici Saraceni. A Vinchio si svolge un appuntamento classico ormai da 37 anni: la “Sagra dell'Asparago Saraceno”.
La manifestazione, organizzata dalla Pro-Loco, si svolge la prima domenica di maggio, ed in quell'occasione oltre ad acquistare il prelibato ortaggio dai produttori locali e possibile gustare un pranzo preparato dalle cuoche dell'associazione che propongono un ricco menu' a base di asparagi e di altri piatti tipici locali.
Informazioni: www.comune.vinchio.at.it