La storia racconta che i grissini "Rubatà" siano nati nel la bottega del fornaio torinese Antonio Brunero (1679) su desiderio di Carlo Emanuele di avere un pane buono e sano, prendeva così il nome di "ghersino"derivante da "ghersa", il tradizionale pane piemontese di forma allungata. Simbolo della cucina Piemontese, il grissino "Rubatà"si trova sulle tavole del torinese e del chierese, accompagnando antipasti, zuppe, sughi.
Il grissino è ottenuto per arrotolamento manuale, Rubatà deriva infatti da robat, attrezzo agricolo contadino, un grosso cilindro di legno che trainato sul terreno lavorato, lo spianava per compressione. Il Rubatà è un caratteristico grissino o pane allungato, impastato a mano cotto in forno a legna. Il Rubatà di Chieri è incluso nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Gli ingredienti sono:
- farina di grano tenero 0 oppure 00
- acqua
- lievito e sale
- può contenere olio o strutto.
I produttori del Rubatà sono soci dell'Associazione Panificatori della provincia di Torino.