Il ricco programma del circuito delle rievocazioni storiche “Viaggio nel Tempo”, promosso dalla Provincia di Torino. Le manifestazioni inserite nel circuito ricostruiscono fedelmente le tradizioni, i personaggi e le vicende dei periodi storici locali che vanno dal Medioevo all'Ottocento.
“IL RACCONTO DELLE ANTICHE MURA” A FENESTRELLE: organizzato dall’associazione Progetto San Carlo Onlus, costituisce una visita itinerante nel Forte San Carlo e lungo le Tenaglie Occidentali. Un suggestivo itinerario notturno dove il pubblico incontra numerosi figuranti in costume che impersonano i principali personaggi, storici, letterari, legati alle vicende di tre secoli ( XVIII al XIX) della vita in fortezza.
Fra i principali personaggi rievocati figurano: il cardinale Bartolomeo Pacca, imprigionato in fortezza da Napoleone Bonaparte dal 1809 al 1813; il Governatore, colonnello comandante dei 2.500 uomini che componevano la guarnigione; l’ingegnere Ignazio Bertola, progettista del complesso su volontà del Re Vittorio Amedeo II di Savoia; l’abate Faria, personaggio del “Il Conte di Montecristo” di Alexandre Dumas padre (costretto ai lavori forzati per tre anni a Fenestrelle); la marchesa torinese Turinetti di Priero.
Nel corso della visita si assiste anche alla rievocazione della Battaglia dell’Assietta del luglio 1747 e di alcuni scontri avvenuti nei pressi del forte fra i partigiani e i reparti nazifascisti durante la guerra di Liberazione.
L’ASSEDIO DI TORINO: correva l'anno 1706, durante la Guerra di Successione spagnola, Torino, capitale del Ducato di Savoia, fu attaccata da un potente esercito franco-spagnolo, inviato dal Re di Francia Luigi XIV. L'assedio iniziò il 13 maggio 1706 e terminò dopo 117 giorni. Il 7 settembre, con la battaglia combattuta dall'esercito imperiale comandato dal Principe Eugenio di Savoia, in soccorso del cugino Vittorio Amedeo II, dopo una lunga marcia attraverso la pianura padana. Diari, scritti da testimoni, narrano la vita in città e il coraggio dei cittadini, dei militari e del clero durante il lungo assedio.
Torino era protetta da una cinta muraria che la racchiudeva e da una possente Cittadella, con una rete di gallerie sotterranee di contromina. Tra i minatori chiamati a contribuire alla difesa della cittadella di Torino dall'assedio francese vi era il biellese Pietro Micca. Alcuni soldati francesi riuscirono a penetrare nella galleria alta e cercarono di sfondare la porta, Pietro Micca visto il compagno in difficoltà nel sistemare la miccia e far esplodere il fornello, diede fuoco alla miccia, purtroppo troppo corta, provocando un esplosione che fece crollare la volta della scala e travolse i francesi, ma uccise anche il coraggioso minatore. Nel 1961 viene fondato il Museo Pietro Micca e dell'Assedio di Torino.
UN SALTO INDIETRO NELL’ITALIA DI RE ARDUINO A ROCCA CANAVESE: agli inizi dell'XI secolo il Canavese era sotto il Regno di Arduino, Marchese d'Ivrea e Re d'Italia. Il Conte Emerico, signore di Corio, Barbanìa, Busano e Rivara, fece ampliare l'antica fortificazione della Rocca di Corio (Rocca Canavese), trasformandola in un Castello. Le cronache narrano che nel 1019 la figlia Libania, disobbedendo all'ordine paterno di andare in sposa ad un vassallo, fuggì all'Abbazia di Fruttuaria, dove la giovane prese il velo da monaca benedettina.
Il padre, commosso dalla scelta della figlia, fece costruire nel 1020 un monastero benedettino femminile a Busano, del quale la figlia divenne Badessa. Nel 1064, le monache furono costrette a seppellirla in un luogo segreto per evitare che i suoi resti venissero smembrati per farne reliquie. La storia di Emerico e di Libania, si intreccia con quella di Arduino e di Guglielmo da Volpiano, e rivive ai piedi della Rocca con una ricostruzione della vita nel Canavese nell'Anno Mille.
GIOVANNI II PALEOLOGO, MARCHESE DEL MONFERRATO A VOLPIANO: la rievocazione si basa sulla storia del Marchese del Monferrato Giovanni II Paleologo, grande condottiero e conquistatore del Canavese. La presa del castello nel 1339 viene rievocata con una grande e suggestiva battaglia con la cavalleria armata.
La storia, narrata da Pietro Azario nel manoscritto “De Bello Canepiciano”, racconta di Giovanni di Monferrato che pianificò strategiche campagne militari per la conquista del Canavese, di Asti e di Chieri.
La vittoria dei Monferrini ed il matrimonio di Giovanni con la bellissima Principessa Elisabetta di Maiorca vengono rievocati con un grande torneo d’arme, a cui partecipano duellanti da tutta l’Italia. A chiusura della manifestazione viene data lettura del testamento del Marchese. La particolare predilezione di Giovanni per le armi e la cavalleria è il motivo della presenza di gruppi storici a cavallo, che effettuano dimostrazioni sugli usi e costumi dei cavalieri del Trecento.
IL PALIO DEI SËMNA-SAL TRA BURLA E STORIA A PIANEZZA: il Palio è una gara di destrezza e velocità che nasce da un'ironica leggenda sull'ingenuità locale e l'astuzia contadina. Si narra che per seguire il consiglio di un agricoltore che si burlava di lui, il proprietario di una vigna decise di rivitalizzare le zolle fresche di aratura con una generosa concimazione a base di...sale! Ma non è tutto: per non calpestare i solchi appena tracciati, il buonuomo pensò bene di compiere l'operazione dall'alto di un'improvvisata lettiga trasportata da quattro amici.
Da allora, il soprannome di Sëmna-sal (semina sale), che gli abitanti di Pianezza hanno trasformato nel tema di un divertente Palio, corso da sei squadre di corridori, in rappresentanza dei quartieri cittadini, i “Canton”. Sei quadriglie di corridori, ognuna delle quali coadiuvata da un compagno, compiono tre giri del Campo del Palio trasportando su una lettiga “sivera” 50 kilogrammi di sale. Il Canton che raggiunge il traguardo nel minor tempo e con la maggior quantità di sale si aggiudica il prezioso stendardo dipinto.
In contemporanea al Palio è la rievocazione storica dell'eroico atto compiuto dall'eroina pianezzese Maria Bricca. Nella notte fra il 5 e il 6 settembre 1706, la popolana guidò 55 Granatieri Brandeburghesi e il loro comandante, il Principe d'Anhalt, attraverso un passaggio segreto, che conduceva nei sotterranei del Castello di Pianezza, nel quale si era asserragliato il convoglio dei rifornimenti dell'esercito francese che assediava Torino. La liberazione del Castello di Pianezza dall'occupazione francese indusse due giorni dopo il Duca Vittorio Amedeo II, ad ordinare l'offensiva e a liberare Torino dall'Assedio.
QUANDO EXILLES DIVENNE CITTA’: la manifestazione “Exilles Città” racconta una giornata di festa di fine Ottocento. Negli ultimi anni del XIX secolo, Exilles era il borgo più popolato dell'Alta Valle di Susa, con circa tremila abitanti, di cui un migliaio di militari, che vivevano nel Forte. Fu per questo che Exilles venne elevata al rango di “Città”, con un Regio Decreto di Umberto I.
Alla fine dell’‘800 vi fiorivano attività e ricchezza, grazie al commercio e agli artigiani. Le attività erano legate alla gestione della guarnigione del Forte: calzolai, sarti, camiciaie, barbieri, lavandaie, osterie, alberghi, taverne. La manifestazione rievoca grandi e piccoli episodi di vita della città, di festa e di lavoro, un viaggio nelle atmosfere di fine Ottocento, attraverso le ambientazioni e i costumi del borgo di Exilles.
L’ORRORE DELLA GUERRA A VOLVERA: nel “Libro dei battesimi”, si legge che il 4 ottobre 1693, nel giorno dedicato alla festa del Santo Rosario, si svolse nella campagna attorno a Volvera la cruenta Battaglia della Marsaglia. Il giovane duca Amedeo II di Savoia, al comando delle forze alleate, combattè contro lo spietato generale Nicolas Catinat, che mise a ferro e fuoco la Val Chisone e i castelli sabaudi della pianura.
Lo scontro fu cruento e quando il vittorioso esercito francese lasciò il campo di battaglia sul terreno giacevano 12.000 uomini. L'orrore fu tale che i loro corpi poterono essere rimossi solo a gennaio, la terra ne fu avvelenata, e la zona fu oggetto di timori e leggende. Per non dimenticare le atrocità della guerra e per promuovere la pace fra i popoli, Volvera rievoca ogni anno la battaglia, la storia di una comunità che visse alcune delle più importanti pagine della storia del Piemonte e dell'Europa.
- TORINO: "Assedio di Torino del 1706", 6-7 Settembre
- ROCCA CANAVESE: "Castrum Roccae A.D. 1000", 14 Settembre
- VOLPIANO: "1339- De Bello Canepiciano, La Guerra del Canavesano del XIV secolo", 20-21 Settembre
- PIANEZZA: "Palio di Semna-sal", 20 Settembre
- EXILLES: "Exilles Città", 21 Settembre
- VOLVERA: "Battaglia della Marsaglia", 27-28 Settembre
- PINEROLO: "La Maschera di Ferro", 4-5 Ottobre
- FENESTRELLE : "Il racconto delle antiche mura", 20 settembre,11 ottobre,15 novembre
GLI APPUNTAMENTI "VIAGGIO NEL TEMPO 2014
Calendario: www.provincia.torino.gov.it/turismo/viaggio_2014/calendario.htm