Salone del Gusto e Terra Madre 2014 -
I Laboratori del Gusto accompagnano i partecipanti in un viaggio agli angoli del pianeta, con tappe intriganti e particolarmente esotiche. Pronti per partire e scoprire il cibo di strada di Delhi, le tradizioni che accompagnano il rito del tè giapponese, gli abbinamenti di birre e vini con i Sigari Toscani, il magico mondo dei rum caraibici e le stranezze degli insetti nel piatto di cui ci parla Ben Reade.
Quest’anno un’intera sala è dedicata alla birra e importanti novità anche nel settore del vino: conquista un ruolo da assoluto protagonista il rapporto con il territorio, per una degustazione che non si limita alla semplice analisi sensoriale, ma è guidata dalla storia, la cultura, l’ambiente e la società che rendono unico ogni luogo e dunque ogni vino. Non mancherà la presentazione della guida Slow Wine 2015 di Slow Food Editore, un occasione per scoprire le migliori etichette d’Italia. Con 1000 vini provenienti da 500 aziende italiane selezionate, la degustazione è un viaggio, calice alla mano, alla scoperta della storia enologica della Penisola.
Il Salone del Gusto e Terra Madre non è circoscritto al Lingotto Fiere e all’Oval, ma si espande toccando i luoghi più esclusivi della ristorazione piemontese con gli Appuntamenti a Tavola. I grandi chef in arrivo da tutto il mondo e l’invitante proposta gastronomica, si accompagnano a location esclusive a Torino e dintorni, come il ristorante Del Cambio. Un ricchissimo programma di 20 cene all’insegna dell’alta cucina, che vedono collaborazioni tra più chef, cura per le materie prime, menù studiati per l’occasione, abbinamenti ricercati e proposte originali. Tra i più singolari La Cina è servita, organizzato dal ristorante Zheng Yang di Torino che unisce ai profumi e le spezie della cucina orientale, Presìdi Slow Food, prodotti piemontesi e ingredienti cinesi, coltivati a pochi chilometri da Torino.
Nel palmarès del Salone si vede la partecipazione di chef come Enrico Crippa del ristorante Duomo di Alba che presenta un menu inedito ispirato ai temi della decima edizione del Salone, l’Arca del Gusto e l’agricoltura familiare; Pascal Barbot del ristorante L’Astrance di Parigi propone la sua cucina minimalista, giocata su un sottile equilibrio tra improvvisazione e precisione; Massimo Bottura, dell’Osteria Francescana di Modena, torna a Torino con la sua proposta senza confini. Ai più curiosi la cena escogitata da Josean Alija del Nerua, il ristorante del Museo Guggenheim di Bilbao, per una serata speciale che piacerà soprattutto agli amanti della birra, della cucina creativa e del loro abbinamento sia fuori sia dentro il piatto.
Il Salone del Gusto e Terra Madre torna dal 23 al 27 ottobre 2014 a Torino (Lingotto Fiere e Oval), organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.