EXPO 2015 -
Expo 2015, l’esposizione Universale che Milano ospiterà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, attende più di 20 milioni di visitatori, dei quali 6-8 internazionali, rappresenterà un volano per il turismo incoming non solo verso la Lombardia ma verso tutto il Paese, anche grazie alle iniziative collegate che moltissimi territori italiani stanno pianificando. Più di 140 Paesi partecipanti.
Il tema attorno al quale si svilupperà la manifestazione è “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Saranno, quindi, l’alimentazione, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera agroalimentare, la salvaguardia della consapevolezza del gusto e della cultura del cibo, il diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente, la riduzione dello spreco di cibo, i temi su cui l’intero mondo punterà i riflettori. Si scommette, da più parti, che l’evento avrà una forte ricaduta non solo sull’agroalimentare, ma anche su cultura e turismo. E non solo la Lombardia sarà protagonista nell’accoglienza dei visitatori, tutte le regioni italiane sono coinvolte, devono essere pronte alla sfida e preparate per mettere in vetrina il proprio Territorio, il Patrimonio culturale, artistico, le proprie bellezze e le eccellenze enogastronomiche.
Secondo una ricerca presentata alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano, realizzata da Confturismo - Confcommercio in collaborazione con il Ciset (Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica) dell'Università Cà Foscari Venezia, con l'obiettivo di misurare l'impatto economico che il turismo incoming organizzato ha sul territorio nazionale, un turista internazionale che sceglie di acquistare un pacchetto per un soggiorno o un tour in Italia spende, in media, 1.054 euro per il pacchetto, ma lascia sul territorio altri 388 euro a testa di spesa extra: il 42% per la ristorazione, il 40% per lo shopping, il 7% per i trasferimenti locali, l'8% alle altre spese.
L’Expo 2015 deve sostenere la riscossa delle campagne italiane e presentare al mondo il modello di sviluppo agricolo “Made in Italy”, la qualità dei prodotti e le grandi potenzialità del cibo. L’agroalimentare italiano è il più apprezzato, ma anche il più copiato nel mondo, l’Expo 2015, è una storica opportunità per far conoscere le nostre produzioni autentiche che nascono da un territorio unico ed inimitabile.
Il Piemonte ha una grossa carta da giocare: una buona fetta di turisti è attesa per visitare la nostra regione e coglierne gli aspetti più significativi. E qui devono entrare in scena gli operatori pubblici e privati, per la promozione di prodotti e territorio; occorre fare sistema, costruire reti di collaborazioni. Bisogna rendersi “visibili”, essere presenti sul web e sui portali specializzati di enogastronomia e territorio. E’ un’occasione ghiotta, una vetrina internazionale straordinaria, un palcoscenico aperto a un mondo nuovo, se vogliamo emergente, nel panorama turistico mondiale. Le rappresentanze più numerose provengono da USA, Russia, UK, India, Brasile, Cina, Paesi Bassi, Canada, Francia e Spagna.
L’Expo 2015 deve rappresentare solo l’inizio di un nuovo percorso culturale ed enogastronomico, che non deve concludersi con la chiusura dei battenti dell’Esposizione. Occorre mettere in campo idee e creatività, tutte le energie che gli operatori piemontesi possiedono, le risorse e le strategie di uomini, custodi appassionati e tenaci di patrimoni inestimabili, che in questi ultimi anni hanno portato il Piemonte ai primi posti, tra le regioni italiane, nelle classifiche internazionali dell’export.
In quest’ottica, sono indispensabili, per ciascun operatore, la comunicazione e il marketing. Sapersi promuovere è quasi obbligatorio: una buona comunicazione unita a un prodotto di qualità significa successo sui mercati e, in questo senso, di esempi non ne mancano. I Vini di Langa, Roero e Monferrato, il Tartufo bianco d’Alba, le Nocciole, il Cioccolato, i Formaggi piemontesi hanno conquistato non solo gli appassionati del gusto del nostro Paese, ma hanno varcato i confini nazionali, portabandiera delle eccellenze del nostro inimitabile e prezioso territorio.
Il cibo è molto più di un semplice mezzo per nutrire l’uomo: nel corso dei secoli esso ha influenzato la storia, l’ambiente, lo sviluppo industriale, economico e sociale, lo sviluppo del gusto e l’arte, segnando cambiamenti e nuove sfide. E allora avanti così… meno di un anno manca a quest’appuntamento importante che deve vedere anche il Piemonte protagonista assoluto in quest’affascinante percorso… perché il Mondo non aspetta!