AUTORE: Fabio Girelli è nato a Biella nel 1980. Una sua raccolta di poesie è stata pubblicata all'interno dell'antologia "Così, per timidezza" (Lineadaria Editore, 2009). Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo, “Tutto il villaggio lo saprà” (Lineadaria Editore), il quale nel 2013 ha vinto il premio come miglior Giallo digitale d'esordio, indetto dal quotidiano l'Unità. Nel 2012 è stato pubblicato il suo secondo romanzo, dal titolo “Marmellata di Rose” (Lineadaria Editore).
GENERE: Giallo, thriller
TRAMA: Una strana sostituzione di cadavere al Museo Egizio, un feticcio incomprensibile e i sotterranei di Torino. A pochi giorni dall’esposizione della Sindone, il commissario Andrea Castelli si trova tra le mani un’indagine che nessuno prende sul serio, un brutto scherzo che assomiglia a una crepa. La crepa che preannuncia il crollo di una diga. E, mentre il suo cuore è diviso tra un transessuale brasiliano e una timida assistente, inizia la sua corsa contro il tempo. Sullo sfondo di una Torino solare e sotterranea insieme, tra sequestri di persona e antiche superstizioni, si snoda una vicenda ambigua, inafferrabile, in cui verità e menzogna si confondono e dove l’amore diventa l’unico rimedio possibile. Ma irraggiungibile...
RECENSIONE: il libro racchiude dentro di sé un piccolo viaggio nella Torino di oggi e di ieri. La vicenda si snoda tra un’insolita sostituzione di cadavere al Museo Egizio, la scomparsa di una ragazzina e i ferventi preparativi per la messa in sicurezza della città, in occasione della visita del Papa per l’ostensione della Sindone.
Le parole di Fabio Girelli ci portano anche a visitare vari ammalianti luoghi di Torino: da Piazza Castello a Palazzo Reale, dalle rive del Po alla Gran Madre, passando brevemente anche per la Torino sotterranea, quella che non conosce né smog né traffico; l’altra città fatta di cunicoli e gallerie che tante volte ha dato rifugio e salvato vite umane. Insomma, Girelli ha davvero racchiuso nella pagine di questo libro tutti gli elementi che fanno di Torino quella signora elegante, raffinata ed enigmatica… oscura ma allo stesso tempo piena di luce!
Torino è la mia città, quindi è difficile per me restare indifferente di fronte alle descrizioni contenute in questo romanzo, perché in ogni luogo c’è anche un mio ricordo, una mia emozione… ma cercherò di essere il più possibile obbiettiva! Ma dato che questa recensione non deve diventare una guida turistica, passiamo a parlare della storia vera e propria. (Claudia Gianasso)
Il protagonista di questo giallo è il commissario Castelli ed è veramente ben caratterizzato. Ci viene svelato come un uomo malinconico e vagamente depresso, che spesso si smarrisce nel trambusto dei suoi pensieri, solitario ma molto acuto e perspicace. Castelli ha un’ambigua relazione con un transessuale di nome Georgine, un po’ amante e un po’ confidente. Ma si scoprirà innamorato di Lucia, l’affascinante assistente che lavora al Museo Egizio. Non è uno di quegli artificiosi super-poliziotti alla CSI, anzi… fa il suo lavoro (anche con una certa indolenza) perché gli dà da vivere, ma possiede una certa buona capacità che lo rende adatto al suo lavoro. Anche gli altri personaggi di contorno mi sono piaciuti, ognuno con una particolarità che li rende credibili. La scrittura è scorrevole grazie a frasi moderatamente brevi e incisive, farcite da una buona dose di ironia…
Ho notato che il romanzo inizia con passo un po’ incerto, andando avanti però prende sicurezza, diventando avvincente e approdando ad un buon finale dove i colpi di scena non mancano. Mi aspettavo qualche dettaglio in più sulla Torino misteriosa e sotterranea, alla quale invece viene concesso uno spazio un po’ stringato. In compenso però, acquista rilevanza un antico legame tra la mitologia egizia e le origini della città… cosa che personalmente non conoscevo ed ho appreso con curiosità!
Il titolo del romanzo, non a caso, ha origini egiziane, si rifà ad un antico rituale… che all’interno del romanzo viene illustrato. Credo che scrivere un thriller, comporti qualche difficoltà in più rispetto a qualsiasi altro romanzo, in quanto tutti gli elementi devono essere davvero ben studiati ed incastrati, inoltre perché funzioni, c’è bisogno di una buona dose di originalità e destrezza nel raccontare la storia, tali presupposti li ho riscontrati tutti leggendo il libro, nel complesso è un buon romanzo d’esordio!
Recensione di Claudia Gianasso