Un esempio per la città di Torino è Miraorti, un progetto nato nell'ottobre del 2010, in occasione della riqualificazione urbanistico-ambientale dell'area tra il torrenteSangone e il quartiere di Mirafiori sud, affrontare le trasformazioni contemporanee attraverso una collaborazione e comunicazione tra gli "attori sociali", i cittadini e le istituzioni che operano insieme in un contesto in via di trasformazione.http://www.miraorti.com
Bonificare e riqualificare aree, ha reso il territorio una risorsa per il cittadino, creando nuove realtà:
- orti didattici, per le scuole
- orti spontanei, gestione dell'orto collettivo
- orti regolamentati, riqualificazione degli spazi comuni
La differenzazione delle tipologie di orti e le categorie di persone interessate, creano luoghi didattici, del sapere, della formazione, "piazze" sociali, come nuovi luoghi di incontro e condivisione. Gli orti urbani sono uno strumento di sviluppo sociale utilissimo, terapeutico e pedagogico, di formazione ed educazione del rispetto dell'ambiente e del territorio. L'orticoltura urbana e una delle soluzioni per i problemi alimentari ed ecologici, la gestione del verde urbano in modo alternativo, un modo di vivere nuovo del cittadino a contatto con la terra e la natura.
La cementificazione negli ultimi vent'anni ha eliminato oltre 7.500 ettari di terreni agricoli nella provincia di Torino, il censimento delle aree e dei fabbricati è stato la base del progetto TOCC (Torino Città da coltivare) dando il via alla possibilità di molteplici iniziative legate agli orti urbani, a sostegno anche dell'integrazione multiculturale, delle attività ricreative e formative per i disabili (agricoltura sociale).
L' orticoltura urbana individuale o collettiva, sono coltivazioni sostenibili, legate al concetto di "catena corta", molte aree della città, dal quartiere Falchera (Centro di Cultura per l'Educazione all'Ambiente e all'Agricoltura Cascina Falchera), alla Barriera di Milano (con il progetto Giardinieri di Barriera), al Parco dell'Arrivore (zona Colletta), fino agli orti urbani coltivati e gestiti autonomamente dagli studenti dell'Università.
I comuni nella cintura di Torino, Villastellone, Nichelino, Chieri, hanno realizzato orti urbani, dando la possibilità a famiglie ed anziani con problemi economici, di poter usufruire dei prodotti coltivati.