AUTORE: Gianluca Antoni, classe '68, psicologo e psicoterapeuta, vive a Senigallia e cerca di imparare a suonare il pianoforte con scarsi risultati. Quando può va a correre con il cane e viaggia per il mondo. È autore delle guide Trova il tuo lavoro (2012) e Realizza i tuoi sogni (2012) pubblicati da Il Sole24Ore. Cassonetti (Italic 2010) è il suo primo romanzo d'esordio, Il peso specifico dell’Amore (Italic 2012) rappresenta il sequel del primo romanzo. Un suo racconto è comparso nell’antologia Marchenoir (Italic, 2012).
GENERE: Narrativa
TRAMA: Peter, assiduo lettore di annunci matrimoniali, Davide, disincantato osservatore della realtà, Matteo, ostinato maniaco della pulizia, e Diego, inetto slacciatore di reggiseni, sono compagni d'appartamento. Vivono gli anni universitari barcamenandosi tra imprese goliardiche, crucci esistenziali e amori tormentati. "Cassonetti" racconta la loro storia, descrivendo tre giornate della loro vita esattamente a distanza di un anno, le une dalle altre. Ma il tempo non scorre lineare, stravolge gli eventi, portandoli a incontrare se stessi, senza riconoscersi, mentre compiono le stesse azioni. Come se la loro vita fosse un interminabile fermo immagine, sospesa nel tempo, fino al finale.
RECENSIONE: in questo romanzo ci troviamo immersi nelle vite di quattro giovani universitari, compagni d'appartamento: Peter, Davide, Matteo e Diego. Questi ragazzi vivono le piccole e grandi sventure tipiche della loro età...la frustrazione provocata dal primo amore finito male, la pigrizia nello studio, l'abituale propensione all'ozio, le burle tra amici...il tutto incorniciato dai vari crucci esistenziali.
Il romanzo è raccontato in prima persona da uno dei protagonisti, Peter, che poi emerge come personaggio principale. All'inizio può risultare una lettura un po’ faticosa, dato che non è la solita narrazione lineare che siamo abituati a trovare nei libri. In "Cassonetti" l'autore si è divertito a creare una sovrapposizione di piani temporali, come se i protagonisti fossero incastrati in un déjà vu, che li porta a rivedere se stessi compiere azioni del passato, ma senza riconoscersi. Un inganno del tempo davvero ben architettato, che non ho mai riscontrato in nessun altro libro...alla fine tutto torna perfettamente, senza lasciare alcuna perplessità.
Personalmente trovo che Gianluca Antoni ha dato prova di grande ingegno, riuscendo a fare di questo intricato gioco temporale il punto di forza del romanzo. Inizialmente la lettura può richiedere un maggiore sforzo, ma abbandonando i nostri preconcetti ed entrando nell'ingranaggio, il libro vi saprà afferrare!
"Cassonetti" è costruito da fitti dialoghi tra i personaggi, spesso da brevi monologhi. Inoltre si possono trovare frasi molto brevi, senza troppi orpelli, come se il lettore fosse direttamente connesso al flusso di pensieri dell'Io narrante. Questa organizzazione del contenuto, rende la lettura molto scorrevole e disinvolta.
Lo stile dello scrittore Antoni è essenziale, diretto, graffiante e ironico. Con piacere ho trovato vari brani divertenti...mi ha fatto davvero ridere! E' un romanzo a metà strada tra il filosofico e l'umoristico. Prendendo in prestito un termine sicuramente più usato in ambito teatrale, potrei definirlo una tragicommedia, dato che ad alcuni episodi amari e infelici fanno contrasto situazioni comiche, che sicuramente smorzano il pathos.
In molti punti questo libro invita alla riflessione e il mondo giovanile degli anni dell'Università è restituito in maniera veritiera, senza perbenismi...questo l'ho molto apprezzato! Ho trovato un difetto estetico a questo libro: la copertina, trovo che non abbia nessuna relazione con la storia raccontata. Una copertina accattivante e curiosa invoglia molto di più un lettore a comprare un determinato libro, di un autore emergente, rispetto a tanti altri.
"Cassonetti" è un libro molto particolare, non tanto per la storia in sé, ma per il modo in cui viene raccontata....un libro che stimola a pensare e a vivere. Lo consiglio soprattutto ai ragazzi che vivono ancora gli anni dell'Università, perché si rivedranno veramente nelle pagine di questo libro.
Recensione a cura di Claudia Gianasso