Mulino Sobrino sostiene gli agricoltori locali. Mais riconosciuto ai contadini a partire dal 300% in più rispetto al prezzo del mercato.
Fare impresa al tempo del Covid19 per un interesse comune, oltre il proprio business. Questo è quanto è accaduto da Mulino Sobrino nel corso del 2020, anno in cui la famiglia ha scelto ancora una volta di salvaguardare, prima di tutto, i propri fornitori. Renzo, Margherita e Stefano Sobrino, nonostante il lockdown e la difficoltà di essere sul mercato, in quanto piccola realtà artigianale non in vendita nella grande distribuzione, hanno scelto di potenziare il loro progetto di filiera, in cui gli agricoltori affiliati sono retribuiti a partire dal 300% in più rispetto al prezzo di mercato.
“Nel corso del tempo abbiamo consolidato una rete di fornitori biologici, attenti e preparati al proprio mestiere, e in un anno così complesso abbiamo scelto di valorizzare ancora di più il loro lavoro. Stiamo facendo i primi conti ma il nostro fatturato nel corso del 2020 non è aumentato, anzi è diminuito. Nonostante ciò, abbiamo voluto far sentire la vicinanza al primo anello della filiera: i contadini. Gli agricoltori sono stati duramenti colpiti da questa crisi e noi non potevamo non aiutarli. Pagare i cereali ad un prezzo maggiorato rispetto alla borsa merci, era la prima azione concreta per sostenere il loro lavoro”, spiega Renzo Sobrino, anima del Mulino.
Mulino Sobrino ha iniziato il processo di valorizzazione della materia prima e del lavoro agricolo a partire dal mais. “È uno fra i prodotti simbolo della tradizione gastronomica delle Langhe, terra in cui siamo radicati. Con il nostro mais integrale, nasce la polenta: ingrediente conviviale, nato per stare insieme in un tempo in cui tutti ne sentiamo il bisogno. Abbiamo chiesto ai nostri contadini di lavorare su tre antiche varietà: ottofile, pignoletto e marano, anche più complesse da coltivare ma qualitativamente superiori sotto tutti i punti di vista”, commenta Stefano Sobrino, rappresentante dell’ultima generazione in Mulino. Scelte queste che, considerato il momento storico, la famiglia Sobrino ha deciso di sostenere in autonomia, senza chiedere il contributo ai clienti. “Ognuno deve fare la propria parte. Crediamo nel valore di questo territorio, dei suoi uomini e delle sue donne. Si può ripartire, si può continuare a fare impresa solo se si inizia dall’agricoltura e dalla terra. Per questo motivo, abbiamo scelto di mantenere inalterati i prezzi nel nostro punto vendita a La Morra”, conclude Renzo Sobrino.
Mulino Sobrino, certificato biologico dal 1993, si trova a La Morra, nel cuore delle Langhe. Dal 1945 racconta una storia di mugnai e di famiglia. L’intero mulino, le cui origini risalgono al XIX secolo, è costruito in legno, così da essere oggi considerato un vero e proprio museo a cielo aperto e simbolo dell’arte molitoria. Mulino Sobrino, nel corso del tempo, ha costruito una vera e propria rete di agricoltori, contadini, uomini e donne da cui, con costanza, raccoglie i cereali locali. Una materia prima, quindi, naturalmente a km0 ma soprattutto libera da sostanze chimiche. Tutte le aziende agricole sono locate nel territorio Piemontese e, più precisamente nelle provincie di Cuneo, Asti e Alessandria, a pochi chilometri dalla sede storica. Mulino Sobrino unisce la macinazione a pietra alla macinazione a cilindri. La storica macina in pietra naturale viene impiegata per produrre la farina integrale e la tipo2. (www.ilmulinosobrino.it/it/farina)
Fonte: UFF STAMPA Mulino Sobrino