La tenuta di Highgrove è la proprietà del principe Carlo d’Inghilterra nella contea del Gloucestershire, una grande villa georgiana costruita nel ’700 da un nobile ugonotto ed acquistata nel 1980 dal principe, circondata da un splendido giardino di ben 300 ettari, curati personalmente dal principe e dai suoi giardinieri.
Vicino alla tenuta, si trova la Duchy Home Farm, 600 ettari di paradiso della biodiversità! Nel 1985, il principe ha deciso di convertire il Ducato Home Farm in un sistema di allevamento completamente biologico. Sono coltivati mais, orzo e frumento, oltre ad una cinquantina di varietà di ortaggi biologici. Sui prati pascolano i pregiati bovini Aberdeen Angus, varie razze di maiali originali inglesi e pecore delle isole Ebridi.
Non solo qui si respira l’aria delle vecchie fattorie inglesi, ma questo è il regno dell’ecosostenibilità e dell’agricoltura biologica: banditi diserbanti e pesticidi chimici, si innaffia solo con acqua piovana filtrata e si concima il terreno con compost derivato dal riciclo degli scarti. Il principe Carlo coltiva antiche specie di ortaggi e alberi da frutto della tradizione britannica, alcuni a rischio di estinzione. Il territorio è stato sempre tutelato negli anni, con il ripristino dell’architettura rurale e dei muretti a secco in pietra locale.
La stampa inglese lo aveva soprannominato "The prince who talked to plants" per la passione verso la natura e rispetto per l'ambiente di cui, il principe del Galles, è sempre stato promotore.
Home Farm, collabora con organizzazioni, come la Soil Association, The Sustainable Food Trust, il Centro di Ricerca Biologica.
Home Farm sostiene l'istruzione e la ricerca, promuovendo lo stretto legame tra il cibo, l'agricoltura, la salute e l'ambiente, evidenziando l'importanza dell'agricoltura biologica e della sostenibilità.
Il principe d'Inghilterra sostiene fortemente le buone pratiche agricole e il messaggio che ha lanciato sui cambiamenti climatici è un avvertimento: "rimangono solo 99 mesi prima di raggiungere il punto di non ritorno, poi, la storia ci giudicherà per come il mondo avrà affrontato questa sfida".
Analizzando i vari aspetti della questione climatica e ambientale, il principe sostiene, che all'innalzamento del livello dei mari e al degrado delle acque dolci, si sommeranno gli effetti di fenomeni climatici estremi, che apporteranno danni ai territori e avranno un impatto negativo sulle coltivazioni. Considerando la situazione meteorologica della non estate 2014, il principe Carlo è un bell'esempio da sostenere e prendere seriamente in considerazione!