Dal 25 aprile al 1° maggio 2014, Torino -
L’edizione 2014 è ispirata al capolavoro di John Coltrane, "A Love Supreme", che quest’anno festeggia i cinquant’anni dalla pubblicazione, un’opera che ha influenzato musicisti di tutti i generi.
L’apertura del Torino Jazz Festival con il giorno della "Festa della Liberazione" è frutto di una precisa scelta. Da musica clandestina sotto il regime fascista, il jazz è divenuto dopo il 25 aprile sinonimo di libertà. A partire dal tema della Liberazione è stato organizzato un percorso storico e musicale che porterà il pubblico nell’atmosfera degli anni ’40, della musica swing.
La manifestazione torinese ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco per la giornata del 30 aprile dedicata al jazz. Il festival, in questa occasione ospita artisti sudafricani, camerunensi, norvegesi, statunitensi, israeliani, libanesi, brasiliani, canadesi, argentini, francesi, un ampio e ricco appuntamento musicale multiculturale. Un ricco programma affidato alla direzione artistica di Stefano Zenni, con la collaborazione per la parte Fringe di Furio Castri.
I concerti principali si svolgono in Piazza Castello, il Fringe tra i Murazzi lungo il Po e i locali vicini. I concerti a pagamento si terranno dalle ore 18 in alcune delle sale da concerto della città. Nel centro di Torino si svolgono incontri letterari, rassegne cinematografiche, lezioni, workshop ed eventi a tema, un tram itinerante con a bordo musicisti. Torino, come New Orleans, prima capitale del jazz, ha un suo Tram chiamato "Desiderio", un mezzo della serie 3000 di GTT, il Tram Teatro, ristrutturato e trasformato in “palcoscenico su rotaia”.
Il festival è preceduto da una ricchissima anteprima: il via con Jazz On the Road, sotto la direzione di Matteo Negrin, organizzata da Enjoy Social Festival, che inizia giovedì 17 aprile e prosegue fino a sabato 19 aprile e si svolge sul territorio di San Salvario. Più di 70 eventi tra le vie del quartiere, nei negozi e in altri spazi pubblici. In occasione dell’evento lo storico Teatro Chiarella, bombardato e ricostruito dopo il secondo conflitto mondiale, riapre le sue porte al jazz con The Sweet Life Society.
Il festival è un crocevia tra le arti della scena contemporanea: arte, cinema, filosofia, letteratura, musica, dalla mattina a notte fonda, nei teatri e nelle piazze, nei locali, sul fiume Po; i grandi artisti internazionali e le note del jazz risuoneranno nella città di Torino, portando quella magia e calore che solo la musica e l'arte sanno trasmettere:
- Dal 22 al 24 aprile, mostre, presentazioni di libri, concerti nei locali; il 23 aprile, Jazz senza quartiere, un happening musicale lungo un giorno, in collaborazione con l’Associazione AR.CO.TE, che animerà alcune vie tra Borgo Rossini e Vanchiglia. Gli straordinari ospiti sono: il trombonista Giancarlo Schiaffini, il percussionista Michele Rabbia in un progetto davvero “saporito” in collaborazione con Guido Gobino. Il 23 aprile, al Conservatorio Giuseppe Verdi, in scena lo spettacolo musical-teatrale "L’amico di Fred", dedicato al torinese Fred Buscaglione.
- Dal 26 al 30 aprile al Conservatorio Giuseppe Verdi, si terrà un workshop giornaliero tenuto da uno staff della Juilliard School di New York. Ogni giorno, dalle ore 10 alle ore 17.00, gli insegnanti americani trasmetteranno agli studenti partecipanti la loro conoscenza del linguaggio jazzistico, attraverso masterclass strumentali e sedute di ascolto.
La sperimentazione, anima pulsante del FRINGE, contagerà gli oltre 200 artisti coinvolti nei 70 concerti di un programma che si preannuncia variegato grazie al mix di musicisti italiani e internazionali. Numerosi gli eventi speciali targati FRINGE come l’immancabile l’appuntamento, dalle ore 23, con l’assolo sul fiume Po, “L’urlo dei Murazzi”, che darà simbolicamente il via ai concerti della notte e verrà seguito, novità di questa edizione, dalle performance sulle Night Towers, strutture temporanee in Piazza Vittorio, che ospiteranno i musicisti per uno spettacolo unico di note “dall’alto”!
EDUCATION -
Grazie alla collaborazione con la newyorkese Juilliard School, i giovani talenti italiani possono partecipare a una masterclass con docenti provenienti dagli Stati Uniti. Si terrà al Conservatorio Giuseppe Verdi un workshop giornaliero tenuto da un nutrito staff della Juilliard. Lo staff è capitanato dal celebre chitarrista RODNEY JONES.
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