Il 5 luglio 2013, Venaria Reale (Torino) -
BAUSTELLE, la band di Montepulciano, ha aperto il 2013 con l’uscita del nuovo album, Fantasma.
Il sesto album a partire dall’esordio, col Sussidiario illustrato della giovinezza, nell’ormai lontano 2000. Quattro fortunati concerti anteprima a teatro lo scorso febbraio (Bari, Roma, Firenze e Milano) con il coinvolgimento dell’Ensemble Simphony Orchestra diretta da Enrico Gabrielli. Nel mese di marzo la partenza del Fantasma Tour 2013, che ha già registrato sold out, un successo indiscutibile, quello della band di Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini, che si è fatta largo nel panorama musicale italiano uscendo dai confini del panorama indie, scatto in avanti consacrato pure dal passaggio all’etichetta Warner Italia, nel 2005, quando La Malavita conquistò il prestigioso riconoscimento di Disco d’oro. Un disco nato e cresciuto nelloro territorio, Montepulciano, la loro città d’origine, dopo anni di esilio milanese.
I Baustelle sono tornati con un nuovo concept album, come già lo furono il Sussidiario e I mistici dell’Occidente. E se con l'album Sussidiario, i Baustelle avevano inaugurato il loro percorso artistico, con Fantasma chiudono, almeno per ora, quello aperto con Amen, dai toni decisamente in levare e dalla riflessione alta: Dio, il tempo, la vita e la morte, la fuga sdegnosa e meditata da un presente di superficialità, che entra prepotentemente nei testi, tra chat e skyline metropolitane che allontanano l’individuo dal proprio centro più ancestrale e pulsante.
Echi letterari e citazioni musicali sono più che esplicitate: ginestre leopardiane e sepolcri foscoliani, Montale e Apocalissi che annunciano rinascite, mixate al personale pop d’autore della band, ed aperte ad incursioni musicali strutturate, da Wagner a Mahler, al progressive, dai barocchismi alle soundtracks dei b-movies italiani anni Settanta, complice l’abile mano del geniale Gabrielli.
Con un omaggio, sul finale al compositore Olivier Messiaen, uno dei fantasmi più affascinanti dell’intero album, che internato in un campo di lavoro, scrisse il Quatuor pour la fin du temps, che eseguì nello spiazzale gelato della prigione con strumenti musicali di fortuna. Fantasma è il lavoro più ambizioso della band, con tanto di titoli di testa e coda a confezionare l’album quasi si trattasse di un film per musica e testo, una complessa partitura.
Informazioni: www.lavenaria.it