Il dossier è stato elaborato da Siti (associazione no profit fondata da Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo) e dalla Regione, che ha coordinato i lavori con i ministeri per i Beni culturali e le Politiche agricole con la ollaborazione delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo. La valutazione della proposta di candidatura sarà avviata nei prossimi mesi dagli organi tecnici dell’Unesco, per arrivare alla decisione finale prevista nel giugno del 2014.
Si tratta di un progetto ambizioso, avviato nel 2009, che interessa sei aree di eccellenza, con un’estensione di 10.789 ettari e 29 Comuni, all’interno di una più vasta area di protezione che interessa 101 Comuni. L’obiettivo è ottenere il riconoscimento che i paesaggi vitivinicoli del Piemonte, caratterizzati da una storia millenaria, costituiscono una testimonianza di eccezionale valore della “cultura del vino”, nei luoghi dove si manifesta con peculiarietà di estrema ricchezza, unicità e autenticità.
Per essere iscritto alla World Heritage List (Whl), un sito deve possedere un valore universale, dimostrando di essere depositario di un significato culturale unico tale da essere riconosciuto e conservato come patrimonio dell’intera umanità. Con la redazione del dossier un obiettivo è già stato raggiunto: porre l’attenzione su una realtà culturale e territoriale di estremo interesse e valore, motivo di consapevolezza e orgoglio per tutta la comunità piemontese.
fonte : su gentile concessione dell'Agenzia settimanale d’informazione della Giunta Regionale Piemonte