Il 15 settembre 2013, Asti -
Il Palio, detto anche “bravio”, secondo un’antica denominazione citata in un documento risalente alla metà del XV secolo risale all'anno 1275. Le torri, i palazzi medievali, le vie del centro storico della città di Asti, sono la testimonianza del tempo passato e l'ideale cornice dell'affascinante rievocazione storica del Palio.
La festa inizia con la presentazione del corteo storico, poi il Palio degli sbandieratori e il caratteristico mercatino. Il corteo storico è formato da oltre milleduecento personaggi in costume medievale. Il pregio dei costumi, il talento delle sartorie dei Rioni nel riprodurre fedelmente i modelli degli abiti, fanno del corteo uno spettacolo unico. I quadri viventi che realizzano la sfilata, rappresentano fatti reali accaduti nella storia, nobili, popolani, dame, cavalieri rivivono nel mondo contemporaneo.
I BORGHI -
Il Rione San Martino San Rocco, situato nel centro antico di Asti, dove vivevano le nobili famiglie astigiane dei Roero, Pelletta, Malabayla, Catena. San Martino San Rocco ha vinto il Palio nel 1984, nel 1985 e nel 2012. I colori del rione sono il bianco e il verde: il primo è simbolo di luce, purezza e perfezione, il secondo prefigura il risveglio della natura.
Il Borgo Torretta, si trova alle porte della città di Asti. Il nome deriva dall'antica torre del borgo, sentinella della strada che portava a Torino. Ha vinto il primo Palio nel 1976 e nel 2004. I suoi colori: bianco, rosso e blu.
Baldichieri, centro agricolo di antica tradizione, situato sulla strada Romana a 10 km a ovest di Asti. Nel corteo Baldichieri rievoca la visione della lotta tra bene e male, angeli e demoni. I suoi colori sono: argento, azzurro, oro.
Moncalvo, si trova a 20 km da Asti, noto per l'enogastronomia e per essere stato capitale del Marchesato di Monferrato. Ricco di storia e caratteristici paesaggi, è il paese nativo di Rosa Vercellana (la Bela Rusin) moglie morganatica di Vittorio Emanuele II. Moncalvo ha vinto il Palio nel 1988, nel 1989, nel 1994 e nel 1995. Il suo castello, sede di Corte, costituiva uno dei più grandi complessi fortificati del Piemonte. I suoi colori sono: bianco e rosso.
Santa Maria Nuova è il borgo cittadino tra i più antichi, deve il suo nome alla chiesa omonima che risale all’anno mille. Nel XIV secolo il borgo sorgeva fuori le mura e ne fu incluso nel 1342, quando Luchino Visconti, Signore di Asti, fece costruire la cerchia interna delle mura. Ha vinto il Palio nel 1972, nel 2000, nel 2005, nel 2006 e nel 2009. I suoi colori sono: rosa e azzurro.
San Lazzaro è il borgo situato nella zona est della città di Asti. San Lazzaro ha vinto il Palio nel 1987, nel 1991 , nel 1999, nel 2001 e nel 2008. I suoi colori sono: giallo e verde. Il Borgo San Lazzaro rievoca le "Masche", figure che rappresentavano il lato magico e fiabesco della donna medioevale.
Il Rione San Secondo, è il borgo del Santo patrono della città di Asti, situato nel cuore della città. Nella piazza San Secondo si affacciano i più importanti palazzi della Città. Ha vinto il Palio nel 1982 , nel 2000 e nel 2007. I suoi colori sono: bianco e rosso. Lungo le vie di Asti il passaggio del corteo della Contessa Beatrice e dei suoi cavalieri, dame e damigelle, elegantemente abbigliate.
San Marzanotto, borgo sulle colline a sud della città, l’antico “Sanctum Marcianum de Rocha Sclavina”, ricordato dal cronista astigiano Ogerio Alfieri, tra la più antiche località che costituivano il territorio del Comune di Asti nel secolo XII. Testimonianza dell'epoca medievale, il castello di Belangero, antico feudo della nobile famiglia Asinari. San Marzanotto non ha ancora al suo attivo alcuna vittoria. I suoi colori sono: blu e oro. L'abbigliamento sontuoso, i ricami e la manifattura dell'epoca medioevale.
Il Borgo di San Pietro, a est di Asti, conserva il complesso di San Pietro in Consavia. La chiesa del 400' e la casa dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, sono l'attuale sede del Civico Museo Archeologico e della sala egizia. Ha vinto il Palio nel 1968, nel 1969, nel 1973 e nel 1983. I suoi colori sono: rosso e verde. Rappresentano lo zodiaco e le influenze delle armonie cosmiche sull’uomo e sull’universo.
Il Rione di Santa Caterina, il nome deriva dalla chiesa parrocchiale (sec. XVIII) dedicata a Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto. Adiacente alla chiesa si ammira la torre rossa o di San Secondo che nella parte inferiore conserva la struttura di porta palatina della cinta muraria di epoca romana. Il primo Palio e’ stato vinto nel 1970 e nel 2003. I suoi colori sono: rosso e celeste. Rappresentano la "mazzochiaia" , l’arte di esaltare la vanità femminile nell’acconciare i capelli.
Il Rione della Cattedrale, prende il nome dalla fabbrica gotica situata nell’antico centro storico. Il Duomo, che risale al XIV secolo, rappresentava nel medioevo, il fulcro della vita della città di Asti. La Cattedrale ha vinto il Palio nel 1977. I suoi colori sono: bianco e azzurro. Il corteo del rione Cattedrale ha come protagonista la ricca e nobile famiglia Alfieri, che ha contribuito a rendere grande Asti nel medioevo.
Don Bosco è il borgo più recente, situato nella zona nord di Asti, zona residenziale della città. Don Bosco figura di educatore e sacerdote di origine astigiana. Il Borgo Don Bosco ha partecipato al Palio con il Borgo Viatosto aggiudicandosi il Drappo nel 1967, 1971, 1980, e da solo nel 1996. I suoi colori sono: giallo e blu.
Il ciclo delle Nove Eroine: Semiramide sovrana di Babilonia, indomabile guerriera e inventrice dei giardini pensili; Tamaris, regina dei Massageti, che sconfisse e uccise in battaglia Ciro re dei Persiani, Teuca, regina degli Illiri, che morì lottando contro i romani per preservare la libertà del suo popolo, Deifila, moglie del re di Argo che sconfisse la potente Tebe. Ad esse si aggiungono le inquietanti figure delle cinque regine delle Amazzoni: Sinope, Ippolita che combatté contro Ercole, Antiope amante di Teseo, Lampeto e Pentesilea alleata dei Troiani contro i Greci e morta per mano di Achille. Alla fine del Trecento la cavalleria, ormai decaduta dal suo ruolo militare, vide il declino dei suoi ideali maschilisti, nella fuga dalla realtà le donne furono invitate a partecipare da protagoniste e non più da semplici gregarie. (www.palio.asti.it)
Canelli si trova a 30 km a sud di Asti, territorio di produzione e coltivazione del rinomato Asti Spumante. Canelli ha vinto il Palio nel 1974. I suoi colori sono: bianco e azzurro. La ricca famiglia degli Scarampi è una delle più antiche della città. Il Comune di Canelli rievoca l’omaggio di benvenuto ai nuovi feudatari preceduti nel corteo dalle chiavi della Città e dalla bolla di dedizione, segue il corteo il popolo che offre i prodotti del proprio lavoro con i doni simbolici: il pane ed il sale dell’ospitalità, le pregiate uve delle colline, il bianco vino apprezzato alla corte di Francia, cesti di prodotti dell’orto, tessuti e ricami con le insegne. Il tutto come augurio di buon governo e di prosperità per il popolo.
Montechiaro, situato a 15 km da Asti in posizione collinare, conserva il centro storico medievale, con resti di fortificazioni e la Chiesa romanica di San Nazario. Il Comune di Montechiaro ha vinto il Palio nel 1981. I suoi colori sono: bianco e celeste. Il corteo storico vuole rappresentare i personaggi: Jacopo Dal Verme delegato da Gian Galeazzo Visconti, il capitano Gaspardo de Ubaldinis, il podestà di Montechiaro, i referendari, i rappresentanti del comune di Montechiaro, i banniti, il notaio, le dame e infine i portacolori.
Il Borgo Viatosto (Ripa Rupta), situato a nord della città di Asti, conserva la chiesetta romanica della Madonna di Viatosto. Viatosto, insieme con Don Bosco, ha vinto il Palio nel 1967, 1971 e 1980. Dal 1982 Don Bosco e Viatosto hanno costituito due Rioni distinti. I suoi colori sono: bianco e azzurro.
San Giorgio a Viatosto: la leggenda medioevale del soldato vincitore del drago, nata al tempo delle Crociate, San Giorgio in lotta contro il drago, simbolo dell’eterna contesa tra bene e male, incarnò per secoli gli ideali del mondo cavalleresco. Il Borgo Viatosto raffigura il trionfo del cavaliere dopo l’uccisione del drago, il cui corpo viene trasportato fuori dalla città.
Borgo Tanaro a sud della città, prende il nome dal fiume Tanaro, era abitato dai barcaioli, pescatori, lavandaie e ortolani che vivevano grazie alla fertile piana del fiume Tanaro. Ha vinto nel 1990, nel 2002 e nel 2010, i suoi colori sono: bianco e azzurro.
L’8 aprile 1387, Luigi di Valois, fratello del re di Francia e duca di Turenna (dal 1392 duca d’Orléans), riceveva formalmente la signoria sulla città di Asti e su tutta la Patria Astese, come dote della futura sposa Valentina Visconti. Il palazzo del duca si estendeva un tempo ai piedi della torre Troiana e le bandiere sulla torre stessa , su un’altra gemella poi scomparsa e sulla principale porta d’ingresso. Oltre alle bandiere ricostruite secondo le indicazioni dei documenti, sfilano in corteo gli artefici che le realizzarono e vengono messi in mostra i materiali impiegati. (www.palio.asti.it)
Castell’Alfero, situato a 12 km da Asti in posizione collinare, è rinomato per la produzione vinicola e per il castello settecentesco appartenuto ai Conti Amico, ora sede del Comune. La frazione Callianetto ha dato i natali alla popolare maschera piemontese “Gianduia”. Castell’Alfero ha vinto il Palio nel 1997 e nel 1998. I suoi colori sono: azzurro, bianco e oro. Il corteo di Castell’Alfero ricorda lo storico incontro, avvenuto nel giorno di San Michele (29 settembre) del 1306. Il corteo storico è costituito dal gruppo degli alfieri, la delegazione astese che accompagna il Principe d’Acaja, quella monferrina al seguito di Teodoro e i notabili castellalferesi e i popolani accorsi per assistere all’evento.
Il Rione San Silvestro, situato nel cuore della città, vicino alla Torre Troyana o dell’Orologio. La chiesa da cui prende il nome e i colori fu consacrata nel 1096 da Papa Urbano II. La figura storica a cui si ispira è quella di Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo Visconti, signore di Asti e di Milano. San Silvestro ha vinto il Palio nel 1992. I suoi colori sono: oro e argento.
Il quartiere di Porta San Gaudenzio e San Michele, fa parte del quartiere detto degli "Alborum" (‘dei Bianchi’ dal colore del vessillo di battaglia). La residenza dei vertici cittadini nel quartiere di Porta San Gaudenzio richiamava importanti famiglie che dimoravano vicine ai palazzi “del potere”: Alfieri, Asinari, Guttuari, Malabaila, Pelletta, Solaro, Isnardi. La nascita di laboratori, osterie, orti, lavanderie, botteghe, officine, si sviluppa l’economia di quartiere, l’artigianato ed il commercio. Per il Rione San Silvestro sfilano in corteo le eccellenze professionali che ancora oggi fan parte dell’economia e delle arti astigiane.
Il Rione San Paolo, nel centro storico, uno dei più antichi. La chiesa di San Paolo, da cui prende il nome il Rione, è stata costruita intorno al 1790 in stile corinzio, conserva il Palio che il Rione ha vinto nel 1975. San Paolo ha vinto nel 1978, nel 1979 e nel 1993. I suoi colori sono: rosso e oro.
Enrico VII di Lussemburgo concedeva i privilegi al Comune di Asti nel Convento di San Francesco. Nel corteo storico del Palio di Asti 2013, il rione San Paolo, interpreta tale avvenimento. Sfilano la moglie dell'imperatore Margherita di Brabante, sua sorella Maria di Brabante, sposa di Amedeo V di Savoia, e Isabella di Villehardouin, consorte di Filippo d’Acaja, dame e damigelle.
Nizza Monferrato, a 29 km da Asti, dall'antico e curioso nome di “Nizza della paglia” perché, secondo la tradizione, nella fretta di costruire il borgo, gli abitanti coprirono i tetti con la paglia anziché con i coppi. Centro agricolo e vitivinicolo di notevole importanza. Nizza ha vinto il Palio nel 1986. I suoi colori sono: giallo e rosso. Il corteo rappresenta un tragico periodo della storia medioevale, la diffusione di malattie infettive per la pessima situazione sanitaria dell'epoca.
Nei centri abitati privi di fognature, lo sviluppo delle epidemie, facilitato da topi e roditori presenti nelle vie e nelle abitazioni. La “peste nera” si diffuse in tutta Europa tra il 1347 e il 1353, visto come un “castigo di Dio”, una punizione divina, che si alimentò, in mancanza di conoscenze scientifiche in merito alle cause reali.
San Damiano, a 15 km da Asti, conserva la storica pianta rettangolare di uso medioevale e la torre cilindrica. Il Comune di San Damiano ha vinto il Palio nel 2011, i suoi colori sono: rosso e blu.
La Festa dei Folli, conosciuta anche come Asinaria festa o festum stultorum, si svolgeva nel corso dei dodici giorni che intercorrevano tra il Natale e l’Epifania. Personificazione della follia era il giullare (joculator) musico, giocoliere, cantore, acrobata o buffone. Egli svolgeva prevalentemente la sua attività nelle piazze o per le contrade, si esibiva in eventi di nobili e borghesi, in cambio di denaro e ospitalità. Il corteo rosso blu rievoca questo colorato evento rappresentando i riti e i personaggi della festa.
Palio degli Sbandieratori -
La manifestazione avviene il giovedì antecedente il Palio, anteprima e vetrina delle promesse astigiane. Il “paliotto” è il drappo riproducente le insegne della città, destinato ogni anno al miglior gruppo rionale di sbandieratori. Il vincitore del 36° Palio sbandieratori (13 settembre 2012) è stato il Borgo San Lazzaro.
Il drappo -
Il grande drappo di velluto con le insegne di Asti e la raffigurazione del patrono San Secondo, è il premio conteso dai ventuno contendenti. Il Sindaco dal medioevo ad oggi, dà licenza di correre il Palio pronunciando antiche parole «...andate e che San Secondo vi assista!».
I Palii sono composti da due elementi essenziali: il "labaro" dipinto, che porta l’effige del Santo e le insegne della Città di Asti e il "Palio" propriamente detto, costituito da una lunga pezza di velluto cremisino unita al "labaro". Il Palio si misura in rasi: sedici per il Palio della corsa, dieci per il Palio offerto alla Collegiata. Il raso, antica misura piemontese, corrisponde a sessanta centimetri.
La pista -
Allestita in piazza Alfieri, è delimitata dal nuovo steccato acquistato dal Comune di Asti nel 2011. La recinzione è stata studiata per la corsa astigiana, a “collo d’oca” , in materiale plastico brevettato e prodotto in Italia, per la sicurezza dei cavalli e dei fantini.
Fonte: www.palio.asti.it
INFORMAZIONI: http://www.palio.asti.it