Dal 20 al 28 luglio 2019, Baveno e Montecrestese (VCO)
Un "Festival in cava" unico al mondo, con una Aida Kolossal, No gravity show, i colori e i suoni contemporanei di Nextones. La rassegna piemontese ritorna per la sua tredicesima edizione, con un'anticipazione il 28 giugno e un'importante storia alle spalle: oltre 60 spettacoli, più di 1000 artisti ospitati e 40.000 spettatori. Grazie alla recentissima nascita della Fondazione Tones on the Stones, un nuovo soggetto garantirà al festival basi solide per far crescere ulteriormente, anche in ambito internazionale, questo format artistico.
Due cave si trasformano per alcune serate in enormi palcoscenici di pietra sotto le stelle: alla base c'è l'intuizione di Maddalena Calderoni, soprano al timone della direzione artistica della rassegna nata nel 2007 come proposta inedita nel ricco panorama internazionale dei festival estivi. Negli anni Tones on the Stones è cresciuto anche grazie alla sua costola più contemporanea, Nextones, dedicata alle arti digitali e alle nuove onorità. La formula del suo successo è immutata fin dalla prima edizione e stupisce il pubblico grazie a produzioni artistiche pensate e realizzate per gli spazi a disposizione, in costante mutazione per azione dell’uomo. Scenari che sono fonte di ispirazione creativa per la direzione artistica e per gli artisti ospiti.
Venerdì 28 giugno il festival propone una prestigiosa anteprima: Alessandro Haber calcherà il palco dello spazio industriale della Cava Seula di Baveno con Haberowski, un’interpretazione nella quale miscela con grande esperienza e passione i sentimenti più nichilisti e cinici dello scrittore americano Charles Bukowski. Haber interpreta, recita, canta ma soprattutto vive i testi e le poesie originali, accompagnato dalla musica elettronica di Alfa Romero , da un visual ideato da Manuel Bozzi e dalla tromba di Andrea Guzzoletti. Tecnologia, recitazione, musica, amore si fondono in un progetto ad alto impatto emotivo.
Tones on the Stones si sposterà poi a Montecrestese, in Val d'Ossola, nella Cava La Beola di Monte: qui per 355 giorni all'anno regnano sovrani la durezza della pietra e la fatica del cavatore, che da decenni estrae materiali naturali celebri in tutto il mondo (il marmo con cui fu costruito il Duomo di Milano proviene proprio dalle viscere dell'Ossola). Per i rimanenti 10 giorni, la cava si trasforma in qualcosa di unico: nello specifico, l'edizione 2019 di Tones on the Stones regalerà due spettacoli in prima assoluta. Si inizia il 20 luglio con AIDA di Giuseppe Verdi, la più grande produzione mai presentata da Tones on the Stones, realizzata in collaborazione con il Teatro Coccia di Novara: proiezioni a 270° su tre grandi pareti di roccia alte fino a 30 metri, uno spettacolo totalmente immersivo, oltre 150 artisti coinvolti su un palcoscenico di pietra lungo 50 metri.