Opera è il nuovo ristorante che apre a Torino nel mese di aprile, in via Sant’Antonio da Padova: ampie arcate, alti soffitti a volta, mattoni a vista, camini. La struttura del RISTORANTE OPERA risale alla fine dell’800, un luogo di accoglienza e convivialità forse già dalle origini.
Opera nasce da un idea della famiglia Cometto, da anni nel settore della ristorazione cuneese, che ha affidato la cucina allo chef Stefano Sforza, ex Executive Chef de Les Petites Madeleines del Turin Palace Hotel. Il ristorante si presenterà ai clienti su due livelli: il piano inferiore con un unico tavolo reale da dieci persone, il piano superiore accoglie una trentina di clienti.
Stefano Sforza, da giovane chef appassionato, lavorando con impegno e dedizione è ora un affermato exsecutive chef nel panorama della ristorazione torinese. Stefano ha sviluppato dopo anni di esperienza il suo stile, innovativo ma nel rispetto delle tradizioni piemontesi. Oggi ci racconta il nuovo progetto di ristorazione:
Nuova cucina vuol dire anche un nuovo menu ?
In realtà continuero’ a sviluppare il mio stile di cucina, andando a valorizzare ancora di più la materia prima e creando un esperienza sensoriale per il cliente. La carta è composta da tre menu degustazione dove spazieranno piatti di tradizione a piatti più innovativi, con abbinamenti nuovi e piatti dove ci sarà solo la parte vegetale. Piatti composti da un solo ingrediente, lavorato in maniera differente, per far capire cosa si può ottenere con un solo ingrediente ma lavorato con tecniche differenti.
Un menu dove puoi esprimere liberamente la tua creatività ?
Assolutamente Il degustazione OPERA sarà il più completo e il più “spinto” a livello di gusti dove ci saranno abbinamenti inaspettati. Un’esempio la Capasanta marinata in estratto di larice e cumino.
Quindi un percorso degustazione creativo di cinque portate, puoi descriverlo, dandoci un piccolo "assaggio" ?
Si, come dicevo prima Il degustazione OPERA sarà il più completo. Non posso ancora svelarvi tutti i piatti ma sarà un percorso molto divertente...
Dalla cucina piemontese a quella vegetariana, aperto a tutti i gusti quindi ?
Si ci saranno i piatti della nostra tradizione perché a Torino credo sia giusto mantenere certi cavalli di battaglia; la realizzazione sarà contemporanea ma senza stravolgere la tradizione perché i piatti di tradizione hanno un ricordo gustativo che se uno cerca di cambiare rischia di rovinare il piatto. Ci sarà un percorso di degustazione completamente vegetariano, parte molto importante della mia cucina.
Il nome Opera quale significato simbolico ha per te ?
Il nome OPERA è nato dall’idea di dare un nome al ristorante che fosse facile da ricordare e che fa capire il vero significato della parola. Opera può essere interpretato come operazione, operatività, opera lirica perche’ i piatti devono essere una sinfonia.
L'ambiente del Ristorante Opera, location ben diversa dal Turin Palace ti ha ispirato una nuova visione di accoglienza ?
Il ristorante è un luogo bellissimo, dove stiamo studiando tutto per far sì che il cliente si trovi a suo agio con un’approccio formale e educato, senza essere troppo invasivi durante il pranzo o la cena.
Utilizzi i prodotti del territorio piemontese e italiano nel tuo menu ?
I prodotti che utilizziamo arrivano quasi tutti dal territorio Piemontese, ma non ti nego che si saranno ingredienti che arrivano dal resto d’Italia.
Grazie a Stefano Sforza!
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