C’è un fil rouge molto sottile unisce l’India, le sue tradizioni e la sua cultura, con l’Italia e la provincia di Cuneo, piccolo distretto della gastronomia di qualità. Francesco Rabbia ha scelto di esprimere quel legame in un nuovo, quanto antico, prodotto della tradizione casearia, il burro Ghee.
il Burro Ghee -
Il Caseificio, locato a Ruffia (Cn) dal 1890, si aggiudica l’onere di essere il primo nella Granda ed in Piemonte ad aver riportato in auge la ricetta della terra del Gange. Il Ghee ha origini antichissime, si narra che i suoi natali risalgano a 5000 anni fa e, secondo la leggenda, questo ha molteplici proprietà che oggi possiamo declinare sia per il comparto gastronomico, sia per il settore del benessere. Il Ghee infatti appartiene agli elementi dell’ayurvedica: secondo quest’ultima, il pregiato burro è in grado di attrarre e tirare fuori le tossine emozionali negative in modo da purificare il corpo. È classificato tra gli alimenti satvica, atti a promuovere la positività e l’espansione della coscienza.
“Lavorare nel settore dell’agroalimentare, oggi, significa proporre un prodotto di qualità, capace di garantire il benessere e non solo il piacere gastronomico. Ci sono voluti molti mesi di ricerca, viaggi alla scoperta delle persone che abitano e hanno contagiato questa terra. È stata così recuperata la ricetta del Ghee che, riteniamo essere l’essenza più pura del latte. Ma non solo. Il nostro caseificio produce burro da oltre 120 anni, il Ghee ne sintetizza la migliore espressione”, dichiara Francesco Rabbia, titolare dell’omonimo caseificio.
Secondo le ultime ricerche ed analisi, il Ghee si caratterizza per una catena di acidi grassi molto corta che vengono impiegati quotidianamente, quindi, facilmente digeribile. Il Ghee, inoltre, è molto ricco di vitamine e di minerali, per le prime si annoverano, tra le altre, la A e la D, per i secondi il calcio, il magnesio, il fosforo e il potassio. La rivalutazione di questo prodotto è importante per una dieta sana ed equilibrata, è un burro nobile, purissimo.
“Il Ghee, attualmente, presenta una ridotta, quasi assimilabile allo zero, percentuale sia di lattosio, sia di caseina. Stiamo lavorando con gli enti di riferimento, affinchè il nostro Ghee possa recitare in etichetta la dicitura naturalmente senza lattosio.
Ciò permetterebbe di essere un prodotto a misura di intolleranti, assicurando così il benessere e il gusto ad un pubblico sempre più ampio. Inoltre, il Ghee non necessita di refrigerazione, se non dopo l’apertura, ed ha una shelf-life di sei mesi”, dice Giorgio Rabbia, co-titolare del Caseificio Francesco Rabbia.
Il Ghee prodotto dal caseificio piemontese, mostra il marchio Rodulphia, in test sul mercato da parte di Francesco Rabbia. “Si tratta di una nuova linea che punta sulla valorizzazione delle antiche ricette, non esclusivamente legate alla provincia Granda.
Se l’internazionalizzazione rappresenta il percorso obbligato per ogni impresa, crediamo che il Ghee possa esserne un ambasciatore: nasce in India e viene prodotto in una delle aree maggiormente vocate per l’alimentare. Il futuro è nel mondo”; conclude Francesco Rabbia.