Le tradizioni che canta Simona Colonna, sono quelle che, solcando la terra piemontese e le sue colline, raccontano le emozioni e le sfumature di attimi di vita passata, i sudori del lavoro della gente del posto, dei contadini, le usanze, i modi di dire, le esperienze arrivano a noi tramite i suoni, attraverso la musica.
"Masca vola via" è un progetto musicale prodotto dall'Associazione Artistica AnniVerdi che firma il "Biella Festival". Il cd esce con il marchio Musica made in Biella, ed è stato realizzato grazie al contributo destinato al vincitore di "Biella Festival", una delle iniziative più attente alla crescita e allo sviluppo della creatività musicale made in Italy.
L'artista, oltre al primo premio "Biella Festival 2011", si è portata a casa il contributo per la realizzazione del suo nuovo lavoro, inclusa la grafica della copertina, la promozione e la distribuzione online, un anno di gestazione, un lavoro di fino dal quale ha preso vita una delicata, quanto incisiva suite per voce e violoncello. Una formazione originale, dove il repertorio si sviluppa su linee melodiche, intrecciando un contrappunto ritmico e armonico completo.
Le armonie si rincorrono tra il classico contemporaneo e il moderno, attraverso il folk, un cd tutto in dialetto piemontese. Una lingua che diventa musica al di là dei localismi, per una ricerca lungo il filo delle proprie radici."Perché le radici siamo noi", Radici che, profondamente innestate nelle zolle della terra, producono in qualche modo i frutti della nostra storia.
Cinque le tracce del CD, si apre con il brano Bacialè, che dipinge l'antica figura del sensale di matrimonio, un po' romantica e un po' opportunista, seconda traccia Masca vola via, l'originalissimo brano con cui Simona ha vinto il "Biella Festival", leggende e memorie infantili, affronta i temi dell'emarginazione sociale e delle streghe, si passa poi alla dolcissima ninna nanna di Ninnaoh per approdare a Portame via da si, un brano struggente di speranza ma anche di malinconia sull'emigrazione. Ultima traccia quella di Brigante Stella che racconta di un personaggio realmente esistito nella langa attraversata dal fiume Belbo, feroce e crudele.
Quello di Simona Colonna è un mondo affascinante carico di leggende, di segreti, di grandi verità popolari. Raccontato con la passione graffiante e la semplicità totale del suo voce e violoncello, attraverso la musicalità di un dialetto che comunica alle emozioni prima che alle orecchie e al cervello, un nuovo esperanto dell'anima oltre i confini regionali e, perché no, anche nazionali.