Dopo il Roma Drone dello scorso maggio, ecco già finito il Dronitaly svolto i 24-25 Ottobre a MilanoFiori dentro il centro dei congressi. L’impressione generale è stato di respirare un’aria molto più professionale con molti visitatori, nell’insieme le domande formulate erano molto più mirate e articolate, il livello generale d'informazione sta crescendo ed è un bene.
A che punto quindi è l’impiego dei droni in agricoltura? E’ un domanda legittima. Devo dire che anche su questo piano, le cose stanno prendendo piede man a mano. Si percepisce dalle domande precise dei visitatori che iniziano ad interessarsi dell'utilità in questo ambito. Abbiamo anche avuto modo di passare del tempo con qualche agricoltore, giovani, molto intenzionati a lanciarsi ed a integrare nelle lore aziende materiale SAPR, con remote sensing imbarcato.
Qualche gruppetto, a volte già costituiti con l’idea di formare aziende di servizi per l’agricoltura, ci ha spesso interrogati sulla problematica dell’organizzazione da creare con le norme ENAC. Anche se ancora embrionale si sente un certo interesse generale, si vedono progetti in via di concretizzazione. La battaglia ora sarà sicuramente sul piano commerciale.
Non penso a grandi contratti a livello multinazionale, ma bensì a materiale acquisibile e utilizzabile da qualunque azienda agricola, senza grosse pesantezze amministrative con l’ENAC. Comunque un’altro segno molto positivo in questa nostra direzione è il numero considerevole di persone che hanno partecipato alla conferenza presieduta dal Prof. Tommaso Maggiore, che trattava di:
• L'impiego dei droni in agricoltura: una panoramica internazionale e la situazione italiana
• La ricerca per l'impiego dei droni nell'agricoltura di precisione
• Ottimizzazione dei fattori produttivi in risicoltura tramite l'analisi aerea
• Potenzialita` dei droni in applicazioni di monitoraggio
• Impiego di piattaforme “proximal sensing” per il monitoraggio e la gestione eco-sostenibile nella filiera delle produzioni vegetali destinate alla surgelazione
• Prospettive per il monitoraggio colturale con i droni e imaging multi e iperspettrali • Viticoltura di precisione: un esempio applicativo • Utilizzo dei droni nella gestione delle infestanti: il progetto APREINF
• Impiego di droni nella lotta biologica alla piralide
Ma ce di più, si è anche scoperto che esistono dei programmi di formazione molto elaborati come per esempio la formazione finanziata dalla Regione Lombardia e organizzata dall’IFTS.
Il corso di 700 ore per il quale si può ancore richiedere di partecipare, fino a novembre, è finalizzato a formare tecnici in grado di svolgere con il sistema SAPR attività di: monitoraggio ambientale, rilevamento, elaborazione e analisi dei dati, finalizzati alla gestione dell’ambiente e del territorio, e di condurre dei SAPR in totale sicurezza e nel rispetto delle normative aeronautiche vigenti. (http://www.sapritalia.com/blog/spaciale-formazione-tecniche-di-monitoraggio-e-analisi-ambientale-con-sistemi-aerei-a-pilotaggio-remoto-ci-sono-ancora-posti-disponibile)
Insomma la causa dell’agricoltura di precisione con l’ausilio dei SAPR, si fa strada e iniziamo a vedere fiorire qua e la dei progetti concreti, non soltanto di ricerche ma bensì di applicazioni reale che in un futuro prossimo dovrebbe cambiare l’agricoltura in modo assai radicale.
Sapritalia ha anche presentato una fotocamera multispettrale a basso costo per l’agricoltura che dovrebbe scombussolare il mercato del “Remote Sensing”.
Olivier Fontaine
INFORMAZIONI: www.sapritalia.com