Degustazioni

    Mercoledì, 23 Marzo 2016 14:52

    IL PIGNOLETTO ROSSO E L’ERBALUCE DI CALUSO

    Scritto da Piemonte Terra del Gusto

    Il Pignoletto Rosso e l'Erbaluce di Caluso alla Casa degli Alti Formaggi di Treviglio 

     

    Il 24 marzo 2016, Treviglio (BG) -

     

    Confagricoltura Torino torna a Treviglio (Bergamo) alla Casa degli Alti Formaggi, la location dell'omonimo Consorzio che comprende gli enti di tutela delle dop Provolone, Taleggio e Salva Cremasco.
    Se lo scorso anno la serata è stata dedicata interamente all'Erbaluce di Caluso, questa volta Confagricoltura partecipa in partnership con Bio Colture Banchette, la realtà di cerealicoltori biologici che ha recuperato un'antica varietà di mais della provincia di Torino, il Pignoletto Rosso.

     

    Insieme al presidente di Bio Colture Banchette, Gianni Sabolo, sarà illustrata la storia del mais rosso, il lavoro di rivalorizzazione avvenuto grazie anche al supporto di Confagricoltura Torino. A Banchette il progetto Pignoletto Rosso ha saputo coniugare il recupero di una varietà di mais ormai in estinzione con la creazione di una farina eccellente, il recupero di una campagna abbandonata con il procedimento di coltivazione biologica, il recupero di piatti della tradizione con l'impiego di un prodotto che è diventato anche veicolo promozionale del territorio.

     

    Le proposte enologiche sono anch'esse custodi di storie di produttori che hanno creduto in un territorio e sviluppato una vitivinicoltura di qualità. Per l'Erbaluce di Caluso sarà presente l'azienda La Masera, con Alessandro Comotto e Marco Benedetto, due dei soci che dieci anni fa hanno iniziato questa sfida finalizzata alla produzione del vino più rappresentativo della provincia di Torino. Una sfida che sta ottenendo risultati ragguardevoli, con menzioni nelle principali guide del settore.

     

    L'altra produzione enologica presente a Treviglio sarà il Freisa d'Asti, con l'azienda La Montagnetta di Domenico Capello, uno dei viticoltori simbolo di questo vino considerato minore rispetto ai grandi rossi piemontesi, ma che recentemente ha saputo conquistare giudizi positivi di critica e di consumatori.

    L'ingresso alla degustazione guidata è gratuito, previa iscrizione obbligatoria: www.altiformaggi.com

     

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