Il 18 febbraio 2017, Collegno (To) -
L'apertura del laboratorio IL CORPO INTUITIVO vuole essere un occasione di condividere il processo di creazione e di ricerca che sono alla base del progetto STILL Body Experience With Digital Brain. Il pubblico presente è coinvolto direttamente negli incontri che mirano a mettere in contatto audience e artista con una modalità che supera il momento "didattico" : lo sperimentare direttamente i percorsi creativi che portano alla costruzione di un'opera fornisce strumenti atti alla comprensione della stessa.
Le aperture del progetto cercano quindi di rispondere al crescente bisogno di processi condivisi e di eventi "partecipati". Saranno presenti agli incontri Daniele Ninarello coreografo e ideatore del progetto, Emanuele Lomello Interaction Designer e referente della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA) e Gigi Piana artista visivo. Le giornate di aperture saranno documentate dagli allievi del Biennio Media di Naba.
STILL BODY EXPERIENCE WITH DIGITAL BRAIN
Un progetto a cura dell'Associazione Codeduomo / Daniele Ninarello
In collaborazione con
Emanuele Lomello | Interaction Designer
Gigi Piana | Visual Artist
Nuova Accademia di Belle arti di Milano
Progetto vincitore del bando ORA! LINGUAGGI CONTEMPORANEI PRODUZIONI INNOVATIVE della Compagnia di San Paolo
CAMMINATA DANZATA
a cura di DANIELE NINARELLO
COREOGRAFO
A proposito di Disorientamento, uno degli strumenti di ricerca utilizzati nel laboratorio IL CORPO INTUITIVO, è il rapporto tra il corpo e le geometrie del fuori che lo circondano. Queste geometrie, punti, linee e volumi di ogni genere, suggeriscono elementi con i quali interagire e confrontarsi in un flusso continuo come quello del camminare. Alla base vi è il pensiero che tali architetture siano nate proprio dal corpo in movimento, dal suo continuo bisogno di orientarsi e creare costruzioni, passaggi, proporzioni nelle quali riconoscersi. Questi elementi sono vere e proprie tracce per orientarsi.
E' il corpo ad aver suggerito tutte le architetture che lo circondano. Ciò che interessa questa proposta, è il dare vita ad un rapporto inedito tra corpo e paesaggio, tra il gesto e lo spazio che nasce da esso. In questo modo si entra in un percorso dove si chiede al corpo di agire attraverso l'intuito e lasciarsi dunque suggerire illimitate modalità di interazione con ciò risiede intorno. Permettere al corpo e al suo sentire di compiere il primo gesto, la prima azione che una "traccia" suggerisce. Riscoprire il proprio corpo dunque come elemento di misura, che studia attraverso gli elementi e le materie del fuori, le prossimità e le distanze, sia anatomiche che emotive, riscoprendo e dando vita a nuovi possibili spazi e direzioni. L'intenzione è dunque quella di allenarsi a un orientamento intuitivo del corpo all'interno dei luoghi che attraverseremo.
La camminata terminerà nella sala grande della stireria, dove i segni elaborati rientreranno in una breve performance finale di composizione istantanea eseguita dai 17 partecipanti al laboratorio. La stessa proposta è stata già esperita in diverse occasioni, a Matera in occasione del festival Nessuno Resti Fuori per le strade della città, a Milano con Il Teatro degli Incontri nei quartieri di Milano. In entrambe le occasioni il pubblico si è unito al percorso proposto dai danzatori coinvolti per condividere la camminata e fare così esperienza diretta di un azione coreografica in divenire, dove il gesto orientava il corpo attraverso un processo collettivo di creazione, e dove ogni singolo partecipante poteva infine riconoscersi quale elemento compositivo dell'azione finale.
PLAY WITH BRAIN
A cura di EMANUELE LOMELLO
INTERACTION DESIGN
Due i focus:
- la connessione in tempo reale tra attività cerebrali/muscolari e sistemi digitali
- come tale connessione possa influenzare la percezione che abbiamo di noi stessi
Modalità
L'idea è di realizzare una Installazione sonora/visiva in cui l'utente possa esplorare la relazione che intercorre tra onde cerebrali/muscolatura del volto e l'ambiente esterno. Per ambiente esterno intendo un sistema sonoro generativo stereofonico ed elementi luminosi (luci spot). L'installazione sarà un ibrido tra exhibit esperienziale ed exhibit dimostrativo/esplicativo. L'approccio è quello dell'edutainment (imparare giocando); tale sistema è molto utilizzato nei musei della scienza americani in cui l'esperienza sensoriale diretta permette una comprensione semplice di concetti complessi e articolati.
Aree
L'installazione è costituita da due aree/attività:
A - Esperienza diretta, usando il casco
B - Esperienza indiretta, osservando chi sta usando il casco
A - Esperienza diretta
L'utente indossa il caschetto: l'analisi in tempo reale di EEG (onde cerebrali) e di EMG (contrazioni dei muscoli di testa e volto) determinerà il controllo di parametri per la generazione di suoni e per il controllo di alcune luci spot poste intorno all'utente.
B - Esperienza indiretta
Gli utenti che non indossano il casco potranno osservare il processo attraverso una videoproiezione che mostrerà sia i grafici semplificati di EEG EMG sia i parametri
di controllo di cui sopra
QUANDO L'ARTE VISIVA DIVENTA PERFORMATIVA
A cura di GIGI PIANA
ARTISTA VISIVO
Sarà allestito un piccolo spazio di lavoro che permette di immaginare di trovarsi nello studio dell'artista. Un tavolo per tagliare le fotografie, con gli strumenti che usa abitualmente Piana e una postazione per intrecciarle. Verranno mostrate le varie fasi di lavoro: le stampe fotografiche su acetato trasparente, l'intaglio per arrivare ad una foto tagliata in trama ed una in ordito, il momento in cui si fissa l'ordito, e la fase di intreccio. L'artista si muoverà tra queste postazioni, per tutta la durate della presentazione, mostrando dal vivo la sua particolare tecnica e permettendo al pubblico di partecipare in modo diretto alla realizzazione di un'opera.