Il 5, 12, 19 maggio 2014, Torino -
Riprendono le Conversazioni a Corte, i cicli di conferenze organizzate dal Centro studi della Reggia di Venaria, quest’anno in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte, presso il quale si svolgono gli incontri. Il primo ciclo del 2014 è legato alla mostra Gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena, con cui si è aperta la nuova serie di attività espositive della Reggia, dedicate agli Splendori delle corti italiane.
La mostra permette di ammirare alcuni tra i principali capolavori del collezionismo di una dinastia che fu protagonista della storia italiana. Un’occasione preziosa per ammirare le opere provenienti dalla Galleria Estense di Modena, attualmente chiusa al pubblico in seguito agli eventi sismici del 2012, e da altri prestigiosi musei italiani ed europei.
Il ciclo di conferenze, ideato da Stefano Casciu (Soprintendente ai beni storici, artistici ed etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia e curatore della mostra) guida il pubblico nel laboratorio creativo della mostra e, insieme, analizza alcuni dei temi principali della storia e dell’arte al tempo degli Este, tra il Cinquecento e Seicento.
Gli Este e le loro corti di Ferrara e di Modena, tra i centri principali del Rinascimento e del Barocco, sono raccontati da tre punti di vista differenti, con l’aiuto di esperti e studiosi della storia estense: il sistema della corte rinascimentale; le figure femminili nate a corte od acquisite per via matrimoniale; le feste e le cerimonie barocche che caratterizzarono la corte modenese, che nel corso del Seicento ebbe strette relazioni anche con la corte sabauda.
- lunedì 5 maggio, ore 17.30. La corte degli Este a Ferrara Introduce: Andrea Merlotti, Reggia di Venaria, Centro studi. Intervengono: Vincenzo Farinella, Università di Pisa Guido Guerzoni, Università Bocconi di Milano Modera: Stefano Casciu, Soprintendente ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia e curatore della mostra Ferrara, la città dove si è consolidato sin dal Duecento il potere degli Este, è stata sede di una delle più splendide corti italiane tra Quattrocento e Cinquecento. Alla civiltà artistica e letteraria dell’Umanesimo sono legati i nomi del marchese Leonello e di Borso, duca dal 1452, protettori di artisti tra i quali Piero della Francesca, Pisanello, Hans Memling, Cosmé Tura, Ercole de’ Roberti. Il Cinquecento, coi duchi Alfonso I ed Ercole II, vede trionfare a Ferrara il Rinascimento in arte, poesia e musica. Tiziano e Dosso Dossi primeggiano a corte all’inizio del secolo, mentre la triade dei poemi del Boiardo, dell’Ariosto e del Tasso ha lasciato un indelebile segno estense nella storia della letteratura italiana
- lunedì 12 maggio, ore 17.30. Donne alla corte degli Este tra Ferrara e Modena. Intervengono: Roberta Iotti, Studiosa di Storia Estense Giovanni Ricci, Università degli Studi di Ferrara Modera: Stefano Casciu Da Lucrezia Borgia a Renata di Valois, da Isabella d’Este a Margherita Gonzaga, da Anna d’Este ad Isabella di Savoia, da Laura Martinozzi a Maria Beatrice d’Este, regina d’Inghilterra, le donne che hanno vissuto alle corti estensi di Ferrara e di Modena, come mogli e duchesse consorti o come principesse, figlie e sorelle destinate ad importanti matrimoni presso altre corti italiane e straniere, hanno espresso personalità spiccate, meritevoli di attenzione. A volte ribelli, solo raramente partecipi degli impegni di governo ma più spesso obbedienti ai voleri dettati dalla vita di corte, sono state in alcuni casi anche importanti protettrici delle arti.
- lunedì 19 maggio, ore 17.30. Feste e cerimonie barocche fra le corti di Modena e Torino. Intervengono: Stefano Casciu Sonia Cavicchioli, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Franca Varallo, Università degli Studi di Torino Modera: Silvia Ghisotti, Reggia di Venaria, Ufficio Conservazione Le feste, celebrativa di nascite, battesimi, matrimoni, vittorie o beatificazioni, ma anche i funerali, furono alla corte barocca di Modena, come presso le altre corti italiane ed europee del tempo, occasioni centrali per il rafforzamento del potere dinastico e per la trasmissione di messaggi simbolici e politici rivolti ai sudditi, agli alleati o ai contendenti sul palcoscenico della politica italiana ed internazionale. Rifacendosi alla splendida tradizione delle feste di corte della Ferrara rinascimentale, la Modena estense non fu da meno nella creazione di un immaginario teatrale e musicale che vide trionfare sino alla corte di Parigi i suoi scenografi Gaspare e Carlo Vigarani e sentì risuonare nei suoi teatri e nei palazzi ducali tra Modena e Sassuolo le musiche e gli esecutori più raffinati.
Palazzo Lascaris -
Sala Viglione
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